Andamento lento

Luca Anzani

Amartema

 

 

Le fotografie in mostra sono state realizzate a Napoli e stampate dall’artista tra il 2012 e il 2020.

 

“Ho sempre fotografato quasi esclusivamente per me stesso. Quello che amo di più è proprio il lavoro materiale nella fotografia, perciò utilizzo prevalentemente la pellicola con attrezzature e tecniche tradizionali e storiche, come il banco ottico, il medio formato, il foro stenopeico, la cianotipia, la solarizzazione. La mia ricerca fotografica è sempre stata tesa alla sperimentazione, uso spesso attrezzature in disuso perché mi interessa lavorare con mezzi che non sono più necessariamente utili e molto spesso li uso in maniera totalmente scorretta. Amartema è un lavoro nato proprio dall’uso di supporti che dovevano essere gettati via e dalla ricerca di tutte le carte che non erano più prodotte e che non avevo mai visto. E poi ho provato a capire cosa accadeva, che risultati si producevano cambiando le proporzioni delle formule chimiche. Tante prove e tanti errori, è questo ciò che mi interessa.” (L.A.). A differenza del linguaggio verbale, l’immagine fotografica non può mentire. Si vede ciò che è stato, indubitabilmente. Ma come riconoscere ciò che è stato, se ciò che si vede è sempre dissimile a se stesso? Amartema provoca lo spettatore in questa gara, mostrando che il vero non necessariamente coincide con il reale, ma piuttosto deflagra in molteplici e imprevedibili sviste, che, se non di metterlo a fuoco, ci consentono di attraversarlo.