Andamento lento

Adam Grossman Cohen

Le fotografie in mostra sono frames di filmati Super 8 girati a Napoli nel 1996 e nel 2000.

 

“Sono nato a New York, Manhattan. I miei primi ricordi sono nell’oscurità, guardo in alto, i grattacieli sopra… io sotto a tre anni, in quella città. Ancora oggi ricordo le strade come canyon, come mi sentivo allora e come ancora mi sento, come se camminassi in un sogno, allo stesso tempo distante e tremendamente vero. Mio padre era il fotografo Sid Grossman ed è morto quando avevo 2 anni. Mia madre mi raccontò molto tempo dopo che, una volta, a 4 anni, mentre camminavo da solo con lei, guardai in alto in cielo e dissi: ‘Mamma guarda, le stelle sono rotte’. E lo sono ancora.
Anni più tardi, dopo aver studiato pittura, ritornai, presi una macchina fotografica e mi ritrovai a scattare fotografie in strada, nelle metropolitane. Era un bellissimo mondo sotterraneo oscuro, ma mancava qualcosa, volevo di più. Iniziai a girare film Super-8, usando la mia telecamera per strada come se fosse una Leica. Girai film nelle città concentrandomi su quelle parti che presto sarebbero svanite. A New York, Lodz, L’Avana e Barcellona. Realizzai Blind Grace e Fire of Time. Fui contento per un po’, ma poi non riuscivo ad andare avanti. Iniziai a rivedere film del ‘passato’ e mi resi conto che non era realmente passato. Avvolgere/riavvolgere il vecchio metraggio Super-8 al rallentatore, fermarsi su fotogrammi singoli, le immagini tremolanti sullo schermo che diventano di nuovo ferme, dirette e innocenti come un film muto; andare a casa, tornare alla fonte. La ricerca di frammenti effimeri nel lungo flusso di immagini in movimento. Unire passato, presente, futuro, riconquistare il tempo; fare immagini in movimento/immagini fisse”. (A.G.C.)