Kourtney Roy

Failed postcards from Napoli, Piazza Mercato, 2025

Stampa inkjet su carta baritata montata su alluminio

40x60cm-60x90cm-80x120cm-100x150cm

Edizione di 6 + 2 AP
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Failed postcards from Napoli, Yellow Hair Rollers, 2025

Stampa inkjet su carta baritata montata su alluminio

40x60cm-60x90cm-80x120cm-100x150cm

Edizione di 6 + 2 AP
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Failed postcards from Napoli, Vesuvio I, 2025

Stampa inkjet su carta baritata montata su alluminio

40x60cm-60x90cm-80x120cm-100x150cm

Edizione di 6 + 2 AP
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Failed postcards from Napoli, Frutta secca, 2025

Stampa inkjet su carta baritata montata su alluminio

40x60cm-60x90cm-80x120cm-100x150cm

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Failed postcards from Napoli, Views of the City, 2025

Stampa inkjet su carta baritata montata su alluminio

40x60cm-60x90cm-80x120cm-100x150cm

Edizione di 6 + 2 AP
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Failed postcards from Napoli, Red Room, 2025

Stampa inkjet su carta baritata montata su alluminio

40x60cm-60x90cm-80x120cm-100x150cm

Edizione di 6 + 2 AP
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Gli studi di Kourtney Roy in fotografia, alla Emily Carr University of Art and Design di Vancouver e successivamente all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, l’hanno portata a sviluppare un’estetica precisa e raffinata, che applica tanto al linguaggio fotografico quanto a quello cinematografico. Roy lavora come fotografa e regista indipendente, muovendosi tra il campo dell’arte e quello della pubblicità, tra immagine fissa e video.
Il suo lavoro, attraversato da un sottile humour nero, esplora il lato grottesco di ambienti apparentemente ordinari e le tensioni che si nascondono dietro la loro superficie.
Le sue fotografie hanno ricevuto numerosi premi e borse di studio, tra cui il Prix Picto (2007), l’Emily Award ECUAD (2012), il Prix Carte Blanche PMU/Le Bal (2013) e la prestigiosa Carte Blanche Pernod Ricard (2018). Nel 2018 ha inoltre ottenuto una borsa dal Centre National des Arts francese e, nel 2022, una committenza dalla Bibliothèque nationale de France (grande commande Bnf).
Nel 2020 il suo libro The Other End of the Rainbow ha ricevuto una menzione speciale al Luma Rencontres Dummy Book Award (Francia). Nel 2019 ha vinto il premio per il miglior film sperimentale al Brest European Short Film Festival con il cortometraggio Morning, Vegas, dai toni cupi e onirici. Il suo secondo corto, Slice of Heaven, è stato presentato in anteprima al Raindance Film Festival di Londra nel 2020. Il suo primo lungometraggio, Kryptic — un film di genere “creature feature” costruito su un loop temporale —è stato presentato in diversi festival cinematografici dopo la sua anteprima mondiale al South By Southwest Film Festival negli Stati Uniti nel marzo 2024.

Le opere di Roy sono state esposte in numerose sedi in Francia e all’estero, tra cui il Festival Planche(s) Contact di Deauville (2012), Le Bal di Parigi (2014), il Festival Portrait(s) di Vichy (2015 e 2022), Les Rencontres d'Arles (2025). Nel 2018 le è stata dedicata una personale a Paris Photo nell’ambito del Premio Carte Blanche Pernod Ricard. I suoi lavori sono stati presentati anche in Cina, Italia, Svizzera, Irlanda, Regno Unito, Liechtenstein, Paesi Bassi, Stati Uniti, Australia, Russia e Spagna.

Roy ha inoltre pubblicato diversi volumi dedicati alla propria opera, tra cui Ils pensent déjà que je suis folle e Enter as Fiction (Filigrane Editions), Northern Noir (Éditions La Pionnière), California (Éditions Louis Vuitton, 2016) e The Tourist (André Frère Éditions, 2020). Nel 2022 ha pubblicato tre nuovi libri: The Other End of the Rainbow (André Frère Éditions), Survivalist Failures (Filigrane Editions) e Queen of Nowhere (Iikki Books).

The Tourist

The Tourist raccoglie tutti gli elementi distintivi del linguaggio di Roy che amiamo e riconosciamo: l’autoritratto, l’approccio cinematografico, la sua inconfondibile tavolozza cromatica, e quella costante tensione tra ironia e inquietudine, tra convenzionale e anticonvenzionale, tra glamour e decadenza.

E non sorprende ritrovare quel confine sfumato tra fantasia e realtà. Ma ciò che eleva The Tourist è l’eccezionale costruzione del punto in cui lasciamo il nostro mondo estensionale per entrare nel suo mondo intenzionale. Roy crea una metafora visiva di un universo che crediamo di conoscere; eppure, grazie al suo sapiente uso delle giustapposizioni, ci rendiamo conto che non è affatto come pensavamo. I dettagli si intrecciano con finezza, rendendo le scene al tempo stesso familiari e stranianti: la maschera da sub sopra una bocca da cui pende una sigaretta, lo spazzolone del bagnino abbandonato accanto a un tempio finto; le pantofole di peluche vicino all’acqua non sono mai una buona idea, e nemmeno i tacchi a spillo a bordo piscina.

Il risultato complessivo è che Roy coglie perfettamente l’essenza della vacanza. Le ricerche mostrano che la maggior parte delle persone trae più piacere dall’attesa e dal ricordo di una vacanza che dall’esperienza in sé — ed è per questo che la fotografia di viaggio ha un ruolo così importante: elimina le delusioni e costruisce un ricordo edulcorato di piaceri che, in fondo, non abbiamo mai vissuto.»
(Del Barrett, estratto)